Lo stesso argomento è trattato anche in video dal Dottor Niccolò Maria Sposimo

1. Introduzione

L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) ha pubblicato il 21 Ottobre 2020 un report aggiornato alla data del 30 Settembre 2020 in merito ai contagi sul lavoro da Covid-19.

2. I dati generali emersi

Alla data del 30 Settembre 2020 i casi di infezione da Covid-19 sono risultati 54128, dato che rappresenta un’incidenza del 17,2% rispetto al totale dei contagi comunicati dal Istituto Superiore di sanità.

I casi mortali sono risultati 319, circa 1/3 dei decessi denunciati all’INAIL da inizio anno. L’età media dei deceduti è di 59 anni, con netta prevalenza maschile (84%).

3. Suddivisione territoriale

Oltre la metà delle denunce presentate a INAIL è pervenuta dal Nord Ovest (55,1%), seguono il Nord Est (24,4%), il Centro (11,9%), Sud (6,2%) e le isole (2,4%). I casi mortali hanno riguardato in misura del 56,7% il Nord Ovest, nel Sud si è invece registrato il 16% dei decessi, nel Nord East il 13,8%, nel centro l’11,6% e nelle isole l’1,9%.

La Lombardia è risultata la regione più colpita: copre da sola il 35,2% dei contagi denunciati ed il 41,7% dei casi mortali.

La provincia più colpita in termini di casi è stata Milano, ove è stato registrato il 10,8% delle infezioni lavorative denunciate; seguono Torino (7,8%), Brescia (5,4%), Bergamo (4,6%).  Il maggior numero degli eventi mortali ha riguardato la provincia Bergamo (11,6%), seguita da Milano (8,2%), Brescia (7,8%) e Napoli (6%).

4. Il settore più colpito

Il settore della sanità e dell’assistenza sociale (comprensivo dei lavoratori ospedalieri, delle case di cura e di riposo, dei policlinici universitari e delle resistenze per anziani e disabili) è stato quello più colpito: copre infatti da solo il 70,3% delle denunce ed il 21,3% dei decessi.

5. L’andamento

In merito a questo rilevante aspetto si ritiene utile riportare direttamente le parole usate nel report INAIL: “l’analisi per mese di accadimento rileva che al picco dei contagi sul lavoro dei mesi di marzo e aprile è seguito un ridimensionamento a maggio e, soprattutto, nei mesi estivi di giugno-agosto, con un andamento al di sotto dei mille casi mensili, anche per effetto delle ferie di cui hanno goduto molte categorie di lavoratori. In settembre, però, è emersa una recrudescenza dei casi denunciati, che hanno superato nuovamente quota mille, numero destinato ad aumentare ulteriormente nella prossima rilevazione”.

6. Conclusioni

La rilevanza statistica dei dati emersi e purtroppo attendibilmente destinati a peggiorare parla da sé in merito alla dimensione dell’emergenza sanitaria.

Di assoluto rilievo medico-legale è la chiarezza con cui l’INAIL si ha fin da subito illustrato il proprio orientamento tecnico relativo all’inquadramento dell’infezione da Covid-19 quale infortunio.

Come illustrato nel report, “L’articolo 42, comma 2, del Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 stabilisce che nei casi accertati di infezione da coronavirus (SARS- CoV-2) in occasione di lavoro, il medico certificatore redige il consueto certificato di infortunio e lo invia telematicamente all’Inail che assicura, ai sensi delle vigenti disposizioni, la relativa tutela dell’infortunato. Le prestazioni Inail nei casi accertati di infezioni da coronavirus in occasione di lavoro sono erogate anche per il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria dell’infortunato con la conseguente astensione dal lavoro. In via preliminare si precisa che, secondo l’indirizzo vigente in materia di trattazione dei casi di malattie infettive e parassitarie, l’Inail tutela tali affezioni morbose, inquadrandole, per l’aspetto assicurativo, nella categoria degli infortuni sul lavoro: in questi casi, infatti, la causa virulenta è equiparata a quella violenta”.

Di Niccolo Maria Sposimo

Laureato in medicina e chirurgia presso l'Università di Firenze con massimo dei voti e lode. Specializzato in medicina legale presso l'Università di Pisa con massimo dei voti e lode. Medico legale fiduciario per gruppo Allianz SpA e Sara Assicurazioni. Consulente medico regionale Patronato INAS-CISL Toscana. Medico di direzione di IML - Istituto Medico Legale